Barbara D’Urso e il post della discordia. Quasi certa la levata di scudi in difesa di Mediaset: ma siamo certi della buona fede di queste voci?

Barbara D'Urso e il post della discordia: queste voci sono tutte in buona fede?

Barbara D’Urso e il post della discordia: queste voci sono tutte in buona fede?

Questa mattina Barbara D’Urso ha fatto quello che possiamo definire il post della discordia. Al suo interno ha fatto l’in bocca al lupo alla sua sostituta e ha tenuto a chiarire alcune questioni lasciate in sospeso (trovate tutto qui). Quasi già sapessi che sarebbero arrivate flotte di maestrine dalla penna rossa, immediati i primi commenti. Fin qui tutto nella norma, essendo un personaggio sempre molto discusso anche quando non fa nulla. Gli amanti del clickbait sono sempre vivissimi e lottano insieme a noi. Tuttavia, da giorni mi scervello nel cercare di comprendere la questione del compenso.

Curioso che poco fa ci sia stato anche chi ha parlato di vittimismo. Tutto possiamo dire tranne che Barbara D’Urso giochi a fare la vittima, avendo sempre detto quello che si poteva dire. Leggendo e rileggendo quel suo post di oggi, tutto vedo tranne che vittimismo. Invece, ci vedo un secondo macigno tolto dalla scarpa, dopo l’intervista a Repubblica. Dove gioca a fare la vittima, se ha puntualizzato semplicemente ciò che quest’anno c’è di nuovo e che negli anni passati non era stato possibile ottenere? Se negli ultimi anni qualcosa non è andata per il verso giusto, evidentemente c’era una volontà.

Tra le tante cose lette oggi, mi sono imbattuto in un sito che riferisce che Mediaset l’abbia difesa oltre il dovuto. Serve dover ricordare che dovrebbe essere la norma che un’azienda difenda a spada tratta i suoi artisti? Serve dover ricordare che non mi pare che negli anni abbia commesso reati? Si è parlato dei flop. Ma va precisato che chi lavora in tv deve metterli in conto. Basti pensare che i flop ci sono stati anche nella carriera della De Filippi, di Bonolis, di Scotti,… di tutti. Solo chi non lavora in tv e vorrebbe tanto farlo (anche a costo di coprirsi di ridicolo), può vantarsi di non averne.

All’interno di un’azienda così grande, l’autonomia ce l’hanno tutti i personaggi più importanti, dalla redazione del Tg5 al buon Antonio Ricci. Quindi cosa vuol dire che aveva autonomia? Ma soprattutto dove si è letto il contrario? Si è semplicemente detto che il famoso trash brutto (quello sotto al 20% di share!!) non le veniva contestato, che non ha lavorato nella terra di nessuno e che gli occhi che dovevano vedere, evidentemente hanno visto. Quello che avveniva a Domenica Live fu addirittura promosso da Pier Silvio Berlusconi in prime time, ancora una volta come ai tempi di Domenica 5 e la nascita di Stasera che sera.

Ma passiamo alle notizie del compenso, che è la questione più interessante di tutto questo discorso. Posto che non parliamo della Tv di Stato e che i compensi non sono pubblici, come non sono pubblici gli estratti conto contributivi e le dichiarazioni dei redditi, chi ha divulgato le cifre dell’ultimo contratto? La faccenda è alquanto sospetta, essendo trapelate guarda caso proprio adesso, usate da alcuni blog e alcuni siti che hanno avuto l’informazione cercando di sollevare una questione morale che non esiste. Aggiungo che, vedendo chi ne ha parlato puntando tutto sulla cifra, è la cosa che più di tutte mi fa pensare.

Un blog normale, che informa i propri lettori da anni su questioni televisive, è più sensato che dica che 15 milioni in 4 anni per una professionista sia la norma in tv. Essendo (il nostro) un blog normale, ci tengo a precisare che Barbara D’Urso ha condotto nel 2023 un programma feriale fino a maggio 2023. Parliamo di circa 180 puntate per ogni stagione televisiva. Inoltre, nel 2022, ha aggiunto il prime time La pupa e il secchione show su Italia1, otto puntate con una media di 1.355.000 spettatori, pari al 9,15% di share. Nel 2020 e nel 2021, oltre a Pomeriggio5, c’erano Domenica Live e Live – Non è la D’Urso.

Allora perché adesso si arriva a demonizzare una professionista che ha sicuramente preso tanto, ma che ha anche portato tanti soldini all’azienda, guardando solo gli ultimi quattro anni (per non parlare del passato)? Non sarà che qualcuno ha bisogno di ripulirsi l’immagine e ha divulgato queste notizie? Alle volte a pensar male si fa peccato, ma quasi sempre si indovina! Capisco che è comodo salire sul carretto che al momento risulta vincente… Io aspetterei quando la D’Urso se la ritroveranno contro e magari, a confrontarsi sullo stesso piano, saranno volatili amari.