Diario del giorno di Andrea Giambruno ormai naviga tra le polemiche, ma gli ascolti sono dalla sua parte. Ecco l’analisi del programma…

Diario del giorno di Andrea Giambruno: l'analisi

Diario del giorno di Andrea Giambruno: l’analisi

A cura di Giovanni Maglio – Il Diario del giorno, a cura del Tg4, è uno spazio nato nel 2022. . Il compito era quello di aggiornare i telespettatori sulle ultime notizie della guerra tra Russia e Ucraina. Poi trasformatosi in un rotocalco di attualità e politica, ora fa parte del palinsesto quotidiano di Rete4. Il programma è in onda tutti i giorni, anche la domenica, dalle 15:30 alle 16:40 circa. Nel periodo estivo, invece, è rimasto il solo appuntamento feriale, dal lunedì al venerdì, sempre alla stessa ora. Alla guida, una rotazione di vari giornalisti del gruppo Mediaset.

Tra questi, l’inviato da Londra Federico Gatti, Stefania Cavallaro ed Elena Tambini, dopo il fugace e magro esperimento, dal punto di vista degli ascolti, Settegiorni. Tra la bambagia di conduttori, tuttavia, c’è un giornalista e conduttore in particolare. Stiamo parlando di Andrea Giambruno, attuale compagno della Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni. Per il giornalista, ex-volto di Studio Aperto, il programma potrebbe addirittura spostarsi, a settembre, da Cologno Monzese a Roma, per consentire al primo firstman della storia italiana di stare al fianco della figlia, Ginevra, di sette anni.

Il conduttore è davanti alla telecamera da circa un mese. Ma i social lo stanno conoscendo per alcune sue discutibili dichiarazioni che finiscono spesso in trending topic. Solo per ricordare le più discusse, si partì dalle dichiarazioni sui cambiamenti climatici. Poi, lo scontro con il ministro tedesco. In ultimo, le dichiarazioni sugli aberranti stupri di Caivano e Palermo. Frasi che potevano essere risparmiate, lasciando che il racconto dei fatti del giorno fosse più asciutto e meno alla ricerca dello scontro ad ogni costo.

Si scopre così che non solo Giambruno, ma molti giornalisti sono poco inclini alla conduzione di programmi che vadano oltre la scrivania del telegiornale. Il suo stile di conduzione, nel caso specifico, infatti si riduce spesso a pose a tratti egocentriche e un gesticolare eccessivo. Non c’è puntata dove non chieda suggerimenti alla regia. Unico suo fedele aiutante, il leggio, che consente al conduttore di appoggiarsi. In tutto questo, gli ascolti lo premiano: una media di quasi 500.000 spettatori e uno share che stanzia tra il 5-6% di share.