Lunedì si chiuderà l’asta per i diritti tv della Champions League, riguardanti il triennio 2021-24. In altri Paesi sono stati già assegnati, l’Italia è l’ultima grande nazione. Naturalmente pesa anche il Covid, altrimenti sarebbero già stati assegnati. E la situazione peserà anche sui costi, dato che è prevedibile una contrazione dei prezzi, come già successo in altri Paesi.
La vera novità di quest’anno è la presenza di ben quattro pacchetti (qui i dettagli), che tra l’altro non prevedono distinzioni tra pay e free. Ogni network potrà inoltre accordarsi con gli altri, per far sì che le partite vengano trasmesse su più piattaforme.
In corsa, secondo le indiscrezioni de Il Sole 24 Ore, ci sarebbero cinque network: Sky, che cercherà di confermare i diritti ma senza fare follie (il triennio 2017-20 è costato circa 900 milioni di euro, adesso dovrebbe offrire molto meno), Rai e Mediaset che si stanno dando battaglia per i diritti free che garantiscono ascolti e incassi importanti e poi le due novità, ovvero Dazn e Amazon.
Le due piattaforme streaming puntano fortemente alla massima competizione internazionale: Dazn per rafforzarsi ulteriormente, dopo aver acquisito i diritti per Serie A (tre partite), Serie B e tanti altri campionati esteri, mentre Amazon punta a entrare nel calcio, per espandere i propri orizzonti. Tra lunedì e martedì sapremo l’esito dell’asta.