La donna del vento, con Sabrina Ferilli (Canale5)
Una nuova fiction di impegno sociale per la premiata ditta Simona Izzo e Ricky Tognazzi, con la partecipazione di Sabrina Ferilli. Destinata a Canale5, prodotta da Fabula Pictures per RTI. Arriva dopo il grande successo de “L’amore strappato”, sempre su Canale5. Dopo un alcuni titoli provvisori, con ogni probabilità il titolo definitivo dovrebbe essere “La donna del vento” e la vicenda è un dono degli sceneggiatori per la città di Taranto.
Un recente post di Simona Izzo contenente il link di un articolo di Repubblica, svela il nocciolo del racconto. Ecco parte dell’articolo (lo trovate integralmente QUI):
Una ventina di donne riunite nel gruppo Tamburi combattenti, tra cui madri del rione, si sono incatenate simbolicamente in corso Due mari, a pochi passi dal ponte Girevole, nel cuore di Taranto. Con cartelli e scritte che richiamano i dati su malattie e morti nella città, chiedono la chiusura delle fonti inquinanti e degli impianti dell’acciaieria ex Ilva. Alcune indossano maglie con sopra impressi i volti di bambini uccisi da neoplasie, altre imbracciano cartelloni con su scritto frasi del tipo “Abbiamo i giorni contati” o “I bambini di Taranto vogliono vivere”. Su tutti campeggia i disegno di un bambino attaccato a una macchina per respirare e il messaggio “Sogno un futuro diverso”.
Inizialmente le riprese dovevano essere effettuate proprio in Puglia. Ma la pandemia ha cambiato i progetti inziali, optando per la scelta della location nel Lazio. Nel cast artistico troviamo la protagonista Sabrina Ferilli e poi Ettore Bassi, Francesco Arca, Massimo Popolizio, Veruska Rossi, Adele Tirante, Iaia Forte, Francesco Venditti, Francesca Antonelli, Mirella Conte.
A seguire la sinossi della fiction ricavata da un’intervista rilasciata al sito di Davide Maggio e nel post alcune foto di scena recuperate dai social ufficiali. Al centro della storia c’è “una donna che viene toccata direttamente dalla malattia della figlia“. Le due “vivono vicino ad un’acciaieria” (il riferimento all’ILVA è evidente). A causa della presenza di polveri sottili, la bambina si ammala. Il suo male è un fardello pesante da portare visto che la leucemia non dà via di scampo.
La voce della protagonista unisce “tutta una serie di madri che hanno conosciuto questo dramma, fino a portarlo direttamente alla fabbrica e alle autorità competenti.” Fabula e intreccio, “qualcosa di drammatico che, però, ha trovato uno spiraglio di speranza.” Queste sono le parole di Sabrina Ferilli nell’intervista rilasciata a Maggio. “Deve esserci sempre un motivo per non arrendersi. I nostri casi sono tutti casi che si sono chiusi in positivo, nonostante tutti i drammi che ci sono stati.”
“Le cose possono cambiare” ma con questa prospettiva. Insomma, una fiction fatta per far riflettere sulle conseguenze che derivano dalle proprie azioni. Questo il tema della seconda storia della trilogia prevista per Canale5, già partita con “L’amore strappato”, che continua con “La donna del vento”.