Serie A: dai diritti tv punta a raccogliere fino a 7,2 miliardi di euro
Fonte Reuters: La Serie A punta a raccogliere fino a 7,2 miliardi dalla prossima vendita dei diritti tv nazionali. Inoltre l’idea è quella di incrementare un’importante fonte di entrate, estendendo la durata dei contratti fino a cinque anni. L’AD della Serie A Luigi De Siervo, rivolgendosi ai giornalisti, ha dichiarato: “Abbiamo sondato il mercato negli ultimi mesi e abbiamo capito che gli operatori sono interessati a contratti più lunghi in quanto restituiscono un ritorno sull’investimento più elevato“.
La Serie A ha raccolto circa 2,8 miliardi di euro dalla vendita diritti televisivi in Italia nel triennio che termina a giugno 2024. Quello della Serie A costituisce solo metà dell’importo raccolto dalla Premier League tramite i contratti televisivi esistenti nel mercato inglese, secondo i dati Uefa. Tuttavia parliamo di mercati completamente diversi, rivolti a una platea televisiva molto più ampia rispetto al nostro Paese. Nel tentativo di attrarre offerte più generose, De Siervo ha detto di aver predisposto otto diversi schemi di offerta.
Ecco le offerte proposte per la Serie A
Ogni schema prevede una durata dei contratti che va dai tre ai cinque anni e pacchetti di partite con diversi gradi di esclusiva. Il processo di vendita prenderà il via a giugno. Le cifre che la Lega si prefigge di raggiungere vanno da 3,6 miliardi di euro se i diritti dovessero essere venduti per ciclo di tre anni a 7,2 miliardi in uno da cinque anni. In genere, gli offerenti tendono a presentare offerte al di sotto degli obiettivi, e successivamente la Lega avvia trattative private per migliorare le offerte e avvicinarle il più possibile ai target.
A differenza dei precedenti bandi, la Serie A metterà in palio anche un pacchetto che permette di acquistare le sole partite del sabato sera, aprendo la gara anche alle emittenti in chiaro oltre che alle pay-tv. Strizzando l’occhio alla piattaforma Prime Video controllata da Amazon, la Lega metterà sul piatto anche la proiezione dei match in giornate segnate da picchi di acquisti online come San Valentino, il Black Friday e la riapertura delle scuole dopo l’estate.
Come opzione di ultima istanza, se il processo di vendita dei diritti dei media dovesse rivelarsi insoddisfacente, De Siervo ha pensato a un piano B. Infatti, ha detto che la Serie A avvierà una procedura di gara per selezionare un partner a lungo termine al fine di creare la propria piattaforma multimediale per trasmettere le partite. Per questo progetto, di cui si parla da anni, pare che diverse banche e fondi di private equity hanno manifestato il proprio interesse nei mesi scorsi. Il tema è caldo e sapremo molto presto quale sarà la strada da intraprendere per il calcio italiano nei prossimi anni.