Il Segreto Diciannovesima storia inedita, la storia continua … “Severo e Carmelo”
Dal mese di novembre 2020, in esclusiva mondiale vi proponiamo le storie inedite dei personaggi più amati della telenovela. Nel corso delle stagioni in tanti hanno lasciato Puente Viejo in cerca di un futuro migliore, chi per sfuggire a pericolosi nemici, chi per costruirsi una nuova vita. Ci siamo chiesti spesso cosa sia accaduto ai nostri beniamini. Il nostro blog vi svelerà in anteprima il loro destino con racconti nuovi, emozionanti e avvincenti per non abbandonare mai le vicende di Puente Viejo. E lo facciamo con questo post dedicato a Il Segreto, Diciannovesima storia inedita
Il Segreto · Il ritorno dei Santacruz
DI FRONTE AL PERICOLO CHE MINACCIA LA SUA FAMIGLIA, SEVERO SANTACRUZ NON PUÒ CHE RIUNIRSI AL SUO AMICO FRATERNO, CARMELO LEAL. INSIEME PIANIFICHERANNO UNA STRATEGIA DI DIFESA. INTANTO, A PUENTE VIEJO, CAMILA HA PRESO LA DECISIONE DI SEGUIRE I CONSIGLI DI EMILIA E DI CONFESSARE AL MARITO IL SUO TRAGICO DESTINO.
PUENTE VIEJO E DINTORNI 1932
Irene non si ferma nemmeno un secondo a pensare che la sua vita è appesa a un filo. Non si lascia nemmeno prendere dalla paura mentre i sconosciuti continuano a tentare di abbattere la porta della sua abitazione. L’unica cosa a cui riesce a pensare è mettere in salvo suo figlio. Togliere di mezzo Carmelito, proteggerlo a costo della sua propria vita. Irene toglie le mani dalle orecchie del bambino e finge di voler giocare a nascondino. In un attimo, Irene, prende Carmelito e lo mette, senza smettere di sorridere, in un vecchio baule facendogli promettere che non si muoverà da lì. Improvvisamente il silenzio cade su di lei. Era tanto concentrata nell’intento di nascondere il bambino che non si è resa conto che hanno smesso di dare colpi alla porta.
Per un attimo teme che siano entrati in casa, poi capisce che non è così. Quello che sente dopo è il rumore di una chiave nella serratura che apre l’uscio. Poi una voce familiare che la chiama: “Irene sono io!”. Irene respira sollevata nel vedere suo marito apparire sulla porta, accompagnato da alcuni impiegati della confetteria che si sono offerti di seguirlo quando avevano intuito che Irene e suo figlio fossero in pericolo. Severo corre ad abbracciarla e il bambino sentendo la voce di suo padre esce dal baule: “Mamma, papà! Ho vinto il gioco?”. La tensione è rotta dalla risata nervosa dei genitori che gli vanno incontro. “Per un attimo ho temuto il peggio. Ora troveremo un luogo mentre cerco aiuto. Non possiamo affrontarli da soli.” sussurra Severo alla moglie.
Severo percorre la Calle Huertas a Madrid, in cerca della taverna dove potrà incontrare Carmelo. È arrivato alla sua ricerca proprio in queste zone: negli ultimi anni si trova sempre in quel locale a dare una mano ai ragazzi più poveri, dedicando loro tutte le sue energie. “Questo signore è il mio amico Severo” dice vedendolo entrare nella taverna. “Vi ho parlato molto di lui”. I ragazzi guardano l’uomo appena arrivato, impressionati. Mentre Severo ricambia il saluto dei ragazzi, Carmelo non perde d’occhio il suo amico. Sembra davvero preoccupato e infatti, una volta rimasti da soli, Severo gli confessa che la sua famiglia è in pericolo.
Basta che Severo gli riassuma quanto successo nelle ultime ore, perchè Carmelo riesca a farsi un’idea dei fatti. “Sai che sono tua disposizione. Non permetterò che accada nulla a Irene o al bambino. Però, c’è qualcosa che non mi stai dicendo… Mi sembra strano che tutti questi nemici politici siano apparsi da un momento all’altro. Irene si è esposta molto negli ultimi anni, non ha senso che compaiano proprio in questo momento. Secondo quello che mi dici, sono arrivati lo stesso giorno in cui l’articolo è stato pubblicato. Molta fretta, per giunta nella stessa giornata!”
Severo non capisce dove voglia arrivare l’analisi di Carmelo e l’amico continua “Se fosse una scusa? Se qualcuno volesse farvi del male e avesse atteso il momento di avere un pretesto apparente perchè non sospettaste la vera ragione dell’aggressione?” Severo comprende quello che non aveva preso in considerazione fino a quando Carmelo non lo aveva evidenziato. Quello che il suo amico gli sta dicendo è davvero preoccupante. I due pensano di avvisare immediatamente Lucas Moliner prima di prendere una decisione.
Mentre Severo tenta di scoprire chi possano essere i misteriosi aggressori di Irene, a Puente Viejo Camila ha deciso di parlare con Hernando. Lo fa mentre passeggiano per le strade del villaggio in piena ricostruzione. Gli racconta la diagnosi, le prospettive per il futuro e il piano che aveva escogitato: non lascia indietro nulla, proprio come Emilia le aveva consigliato di fare. Hernando non fa nulla, se non stringere le sue mani fra le proprio. La guarda con un amore infinito. “La verità è che avevo capito che succedeva qualcosa. Quello che mi preoccupava è che mi stavi escludendo completamente, ora so che avevi i motivi per farlo”. Camila abbassa lo sguardo pieno di lacrime, vinta dalla vergogna per aver dovuto ammettere le sue menzogne.
“Puoi tenere la testa alta come sempre. La paura ti ha spinta ad agire così, l’unica cosa che posso rimproverarti è di non averne parlato con me fin dall’inizio.” “Non potevo ammetterlo nemmeno con me stessa: non sono riuscita a incassare la paurosa diagnosi che mi ha dato il medico. Non voglio essere un peso per te.” dice Camila in lacrime, ma Hernando la ferma con una bellissima dichiarazione: “Non sarai mai un peso. Siamo una squadra e lotteremo insieme. La forza che non avrai tu, la metterò io per entrambi. Dove non arrivi tu lo farò io. Succeda quel che succeda, camminerò al tuo fianco. Ti chiedo solo di non lasciarmi mai!”.
Le parole che nascono nel suo cuore si bloccano nella gola di Hernando. Basta che Camila lo abbracci perchè il nodo le si sciolga in gola e le lacrime gli scendano sulle guance.
Dietro la vetrina della locanda di famiglia, Emilia e Alfonso osservano Hernando e Camila che passeggiano e che si fermano, poi, per abbracciarsi. “Staranno bene?” chiede Alfonso emozionato “Sei una donna straordinaria, Emilia Ulloa. Me ne sono reso conto tanti anni fa, quando mi sono innamorato di te.” Anche Emilia e Alfonso si abbracciano. Fuori, Hernando e Camila continuano la loro passeggiata. La vita continua, nonostante tutto…
Emilia chiede ad Alfonso del progetto di Don Hernando. I problemi sono cominciati; L’esplosione ha modificato il corso di alcuni torrenti che davano acqua alla tenuta di Hernando e nessuno ancora è riuscito a localizzare gli altri. Quindi questo significa che se non trovano un accesso ai canali sotterranei, non ci sarà nessuna industria.
Lucas Moliner risponde alla chiamata di Severo e Carmelo quando gli comunicano quanto è successo, e i loro sospetti sulla possibile origine dell’aggressione a Irene. Anche Lucas sospetta che ci possa essere qualcuno di subdolo dietro alle minacce a Irene. Il medico pensa che per scoprire chi siano gli aggressori abbiano bisogno di un’esca. Severo si oppone ma dopo un lungo dibattito, inizia a considerare la proposta. Sa bene che nè Lucas nè Carmelo proporrebbero qualcosa di tanto estremo se ci fosse un altro modo per risolvere la questione.
Quest’ultimo dà la stoccata finale: “Credo che la decisione dovrebbe prenderla Irene. Noi non possiamo decidere per lei e nemmeno tu, amico mio”. Severo ha la paura tatuata negli occhi, ma non può che assentire. Lucas e Carmelo hanno ragione, non c’è altro da fare per scoprire l’origine della minaccia.
Il giorno seguente, Emilia incontra nuovamente Camila nel luogo che è subito diventato parte delle loro passeggiate. La moglie di Hernando le racconta quello che già si era immaginata vedendoli in piazza “Non è stato facile, ma mio marito sa tutto. Senza eccezioni. Continuo ad avere paura della malattia, della mia reazione. Del fare del male a Hernando”. Emilia risponde “Avere paura è umano, sarebbe strano se non ne aveste. Ma smettete di preoccuparvi, almeno fino a quando non rivedrete il medico. Quando prevedete di tornare a casa?”
Camila afferma “In pochi giorni a quanto sembra. Da quello che Hernando mi ha detto c’è qualche problema che deve risolvere prima di andarsene, perchè l’industria sia messa in marcia. Abbiamo bisogno delle informazioni che Carmelo aveva trovato con Elias Mato.” Emilia dice che l’unico che potrebbe riuscirci è Severo Santacruz solo che in questo momento è molto difficile localizzarlo.
Carmelo è stato il portavoce del piano che propone a Irene di essere l’esca per attirare le canaglie che vogliono farle del male. “Dovrai scrivere un articolo nel quale si capisca chiaramente dove ti trovi. Un invito perchè ti possano facilmente scovare. Potresti annunciare in che luogo e data stai lavorando”. Lucas aggiunge “È molto importante che non sia nulla di troppo diretto o troppo facile. Devono pensare sia un indizio che loro stessi hanno scoperto. Questo li renderà sicuri di loro stessi fino a quando non li prenderemo”. Irene domanda se siano sicuri che funzionerà ma lo sguardo che i due uomini lanciano a Severo non è del tutto rassicurante.
Irene sospira, prende qualche secondo. L’aria si è fatta spessa che si potrebbe tagliare con un coltello. “Lo farò. Domani stesso sarà pubblicato quello che mi chiedete, e da lì risolveremo questo problema per sempre. Siamo d’accordo?”. Lucas e Carmelo fanno un cenno d’assenso. Severo ha ancora dubbi, continua a temere quello che potrebbe accadere attivando il meccanismo. Però, fa uno sforzo per sorridere. Anche sapendo che quello che fanno è giusto, o almeno è l’unica cosa che possono fare, continua ad avere tanta paura.
La luce rossiccia della sera tinge di color granato la facciata dell’edificio da cui Severo, Carmelo e Lucas vigilano la strada che dà accesso alla redazione del quotidiano. Dentro c’è Irene, che fa da esca come hanno pianificato. Sono passate 24 ore dalla loro riunione. Nel quotidiano è stato pubblicato l’articolo come si erano accordati; è tutta la mattina che se ne stanno alla finestra per non perdere nemmeno il più piccolo segnale dai loro nemici. Severo continua ad avere un brutto presentimento e nonostante Lucas e Carmelo cerchino di rassicurarlo, l’uomo sa bene che le cose spesso girano per il verso sbagliato e che i piani non sempre vanno come dovrebbero.
Non sarebbe la prima volta che la sfortuna o un incidente fa crollare una strategia, per quanto sia ben progettata. “Un sorso di liquore, amici?” Carmelo non attende risposta e tende loro una fiaschetta. Severo è il primo a prendere la fiaschetta ma non fa in tempo a passargliela a Lucas. “Penso che stiano arrivando” dice il dottore. Il momento della verità è giunto!
CONTINUA…
Il Segreto, la storia continua… A GIUGNO: SEVERO E LUCAS
LA POTENZA DEL RICORDO
SEVERO SANTACRUZ E LUCAS MOLINER SONO PIÙ DECISI CHE MAI AD AFFRONTARE LA MINACCIA CHE HA MESSO IRENE IN GRANDE PERICOLO.