
TgUno Mattina: la versione estiva funziona
A cura di Giovanni Maglio – È passato più di un anno da quando il Tg1 ha monopolizzato il primo mattino della rete ammiraglia Rai con Tg1Mattina e da allora “molta acqua è passata sotto ai ponti”. Il contenitore, nato sulla scia dell’esperienza del “Diario di Guerra” di Monica Maggioni, ha rinnovato profondamente il mattino di Rai1. Ricordiamo che il pubblico è abituato dal 1986 ad essere svegliato dall’ormai anacronistico Unomattina, intervallato da molteplici edizioni del telegiornale.
Tg1Mattina nacque come un lungo contenitore informativo sullo stile “American News”. Da subito si è contrapposto allo stile spigliato e rapido che piace al mattino agli italiani. Una fascia oraria ormai consolidata dalla Prima Pagina del Tg5, che propone spazi informativi condensati in 8 minuti. Con una rassegna stampa molto lenta e faticosa, il programma cedeva la linea ad un dibattito che ricordava Omnibus di La7. La conduzione di Senio Bonini e Isabella Romano era in evidente difficoltà, appesantita da tali contenuti.
Ne risultava un programma inadatto ad un pubblico familiare come quello della rete ammiraglia di Stato. Anche per questo motivo, il pubblico è scappato da Rai1. La rete ha visto un vero e proprio crollo degli ascolti (spesso sotto al 10% di share, complice anche Fiorello e il suo Viva Rai2! sul secondo canale). Ma con l’arrivo dell’edizione estiva, Tg1Mattina pare aver ripreso a respirare… Un tempo minore da gestire (circa venti minuti in meno) e conduzioni e spazi più freschi.
Ma qual è il responso dell’Auditel per l’edizione estiva del TgUno Mattina?
I giornalisti del Tg dirigono il programma con molta più facilità rispetto alla versione invernale. Grande novità è sicuramente il caffè con un grande ospite che si lascia intervistare dai giornalisti. Nella foto, riconoscerete Amadeus, ospite della prima puntata il 19 giugno 2023. Anche lo studio rimuove i tavoli troppi “americanizzati”, preferendo una conduzione con sgabelli o poltrone. Ma la vera sorpresa ad oggi sono gli ascolti vicini al 16% di share.
Il dato risulta il migliore degli ultimi 5/6 anni nella fascia oraria 7-9, ovviamente escludendo le messe di Papa Francesco durante la pandemia. Speriamo che la Rai capisca la grande opportunità dello spazio mattutino e lo fortifichi sempre più, divenendo una proposta alternativa rispetto agli altri canali. Ricordiamo che, se è vero che il mattino hanno l’oro in bocca, può nuocere lasciarsi influenzare dallo stile di altri paesi che possono concepire l’informazione in modo nettamente differente da noi italiani.