Weekly: un programma nato acerbo per RaiUno
A cura di Giovanni Maglio – Se tornassimo indietro a 2500 anni fa e il grande filosofo Platone avesse visto Weekly, lo avrebbe bollato come un programma che non ha un essere. In uno dei suoi superbi discorsi filosofici, lo avrebbe definito eikasia, cioè immaginazione, meglio dire fantasia. Stiamo parlando del programma estivo in onda su Rai1, nel mattino del weekend. Il rotocalco giunto alla sua seconda edizione, condotto da Fabio Gallo e Carolina Rey, si sta dimostrando nuovamente un guscio vuoto di idee e stimoli.
Fabio Gallo risulta ingabbiato davanti alla diretta, abituato alle esterne registrate di Linea Blu. Quindi tutto il peso del programma cade sulla spalle di Carolina Rey che, nonostante una conduzione garbata e solare, cede spesso, dovendo gestire un programma, con spazi a due, praticamente in solitaria. Promossa invece, Giulia Bonaudi, alla sua prima esperienza da conduttrice di un programma di infotainment, capace di gestire abbastanza bene il suo spazio news all’interno del programma con le notizie più importanti della settimana.
Dal punto di vista degli ascolti, sono lievemente in crescita rispetto all’anno scorso. La prima edizione terminò con il 16,73% di share, mentre l’attuale edizione ha migliorato i dati d’ascolto, raggiungendo una media del 18,33% di share. Tuttavia, va sottolineato che il programma, al sabato, sta terminando mezz’ora prima (proprio in quel segmento si registravano gli ascolti peggiori che toccavano anche il 13% di share). Nonostante l’acclivio, il programma risulta acerbo e non aggiunge nulla rispetto ad altri programmi simili.
In certi punti, Weekly è talmente noioso da spingere il telespettatore a cambiare canale. La realizzazione di questo programma, a mio parere, è stata un errore da parte della Rai. Basti ricordare che nel 2021, un altro programma, Uno Weekend condotto da Anna Falchi e Beppe Convertini raggiunse gli stessi ascolti, senza la nuova rilevazione Audite. Un programma decisamente interessante che metteva in primo piano il mercato, ripresosi dopo la pandemia. Tema particolare, in una televisione sempre più omologata.